Vocaboli, Dialetti e Frasi a Firenze (Prima Parte)

Scrollare

L’Italia è caratterizzata da numerose zone dove ci sono i dialetti ovvero modi di parlare, basati sulla lingua italiana, che definiscono le usanze del popolo.
Firenze non è da meno anche se non ha un vero e proprio dialetto. Le parole pronunciate dal fiorentino non sono traslitterate ma, forse, storpiate in quanto l’uso di alcune consonanti le fanno suonare strane.
La lettera C, in fiorentino, viene “aspirata” e la T viene “strascicata”. Per esempio, la parola “Casa” si pronuncia “Hasa” quasi come se, appunto, la prima lettera risulti praticamente assente.

In questa rubrica, definiamo alcune delle parole più famose in fiorentino che cominciano con la lettera A e la lettera B :

ABBOZZALA
Espressione che invita a mutare atteggiamento o comportamento. “Abbozzala di urlare!” => Smettila di urlare
Oh che l’abbozzi?”=> La vuoi smettere?

ACCICCIARSIFarsi male.
Eh tu ti sei acciccia’o di nulla”=>Mi sembra che tu ti sia fatto molto male.

ACCOMODARE
Riparare, aggiustare.
Che lo sa’ accomodare?”=> Lo sai riparare?

AGGEGGIARE
Essere in continuo movimento, tramenare, rimettere insieme, fare qualcosa in modo poco ordinato.
Icché t’aggeggi?”=> Che cosa stai facendo?

ALLAMPANATO
Persona magrissima.
L’è secco allampana’o”=> È veramente molto magro.
Si dice anche “Ciucciato dalle streghe”=>Mangiato dalle streghe e “Secco rifinito” =>Molto magro.

ANDARE/IRE
I seguenti esempi sono per indicare il verbo “andare”:
Tempo Presente Indicativo: Io vo; =>Io vado
Tempo Imperfetto: Io andeo; => Io andavo
Tempo Passato Remoto: Io andiedi; => Io andai
Tempo Futuro: Io anderò; => Io andrò
Tempo Participio Passato: Ito => Andato

ARREGGERE
Reggere, stringere a sè.
Arreggiti bene, costì!”=> Tieniti ben stretto!

ARREGOLA
A quanto pare.
Arregola l’a’ e’a ragion’ lui!”=> A quanto pare aveva proprio ragione lui!

ARRIVARE
Utilizzato, anche se non sempre, al posto del verbo prendere.
Che me l’arri’i te che tu se’ arto?”=> Me lo prenderesti che sei alto?

ATAFFE
Inteso per “Aspettare Tanto Alla Fermata” invece di Azienda Trasporti Area Fiorentina. Un modo di storpiare il nome dell’azienda che si occupa del trasporto pubblico nell’area di Firenze.

BABBO
Sempre usato invece di papà (che ‘un s’usa miha mai perché ci fa un po’ schifo). “I’ mi’ babbo”=>Il mio padre

BACIAPILE o BACCHETTONE
Persona casa-e-chiesa ma con un doppio senso negativo di chi, apparentemente, sembra una cosa ma sotto sotto è tutta un’altra. “E gl’è un baciapile di nulla”=> È una persona che va sempre in chiesa.

BADA
Modo per dire di guardare e prestare attenzione.
Bada lie che casino!/Bada che laori!”=> Guarda che confusione!

BARROCCINO
Carretto che circolava per le strade di Firenze vendendo differenti articoli. Per esempio,
esisteva il barroccino del cenciaiolo, che vendeva tele e stracci.

BECCARE
1) “L’ho becca’o!“=>Riuscire nell’intento di;
2) “Ho becca’o l’influenza!“=> Ho preso l’influenza
3) “T’ho becca’o!” =>Ti ho sorpreso con le mani nel sacco, ti ho scoperto

BECCARSI
Ci si becca!” =>Ci vediamo presto. Ci incontriamo.
In do’ ci si becca?”=> Dove ci si incontriamo?

BELLINO
1) “Guarda bellino“, nell’espressione è tradotto come “guarda che bello”. Si dice, per esempio, a un bimbo piccolo mostrandogli un cosiddetto  balocco,  ovvero un giocattolo,  o un oggetto per farlo stare buono. Comunque, “bellino” si riferisce all’oggetto, non al bimbo in sè, come potrebbe interpretare un non toscano.
2) Preceduto dall’esclamazione “Oh” nell’intonazione “Oh bellino!”, viene detto a qualcuno che ci sta veramente stancando con il suo atteggiamento o i suoi discorsi.
Bellino” ha anche il riferimento al femminile che è “bellina“.

BIRBONE
Essere cattivi, tremendi.
Tu se’ proprio un birbone”=> Sei proprio tremendo.
Oggi fa un freddo birbone”=>Oggi fa un freddo tremendo.

BISCHERATA
L’azione compiuta o pensata da un Bischero.

BISCHERO
Persona poco acculturata e poco furba, che ha atteggiamenti poco convenevoli.
L’origine di questo termine non è chiaro, anche se l’ambiente è chiaramente quello Toscano, da Firenze fino alla maremma. Per qualcuno deriva dall’organo genitale maschile, per altri dal cognome d’una antica famiglia fiorentina celebre per gli investimenti finanziari sbagliati, per altri ancora dalla chiave che regola gli strumenti a corda.
Il  bischero  è quello che si lascia convincere dal primo che passa senza valutare con la testa sulle spalle.
Quindi, anche se usato in maniera scherzosa ed abbastanza colloquiale, significa stupidotto, sempliciotto, quando
non significa qualcosa di peggio. Dipende anche dal tono di voce che viene usato e dal contesto in cui viene detto. Quando si commette una  bischerata  significa che si è fatto un qualcosa senza pensarci troppo su e il risultato è stato chiaramente fallimentare.

BOCCALONE/A
Chiaccherone che mette bocca da per tutto.
Che boccalona! La pensasse un pohino pe’ ‘azzi sua!”=> Che tremenda pettegola! Non si fa mai gli affari suoi!

BÒCCIA
Bottiglia.
Bere a boccia”=>Bere dalla bottiglia.

BOCIARE
Alzare molto la voce, urlare.
Oh icché tu boci, un son’ miha sorda!!”=> Non importa che tu urli così forte, non sono sorda.
Anche “Vociare” che vuol dire urlare.

BOLLORE
Quando fa molto caldo, si usa “L’è un bollore oggi”=> Oggi fa veramente molto caldo.
Anche  “Abbollore”.

BONA
Formula di saluto, prima di andarsene. Abbreviazione di buonasera, buonanotte.
“Bona raga”=>Ciao a tutti.
“Bona ci si”=> Ciao, ci si vede.

BOTTEGA
Inteso principalmente come negozio.
1)“Vo a bottega”=> Vado al negozio
2)“T’hai la bottega aperta”=> Hai la zip dei pantaloni aperta
3)”Uscio e bottega“=> modo di dire per indicare una distanza minima. Ai tempi, i negozi avevano una parte che fungeva da abitazione per il negoziante. In breve, gli affari avevano luogo in uno spazio unico dove il commerciante lavorava ed abitava allo stesso tempo.

BRINDELLONE
1) Persona molto sciatta e trasandata
2) Termine scherzoso per definire un giovano non aitante né ben messo
3) Il carro trainato dai buoi che viene portato davanti al Duomo per Pasqua e dal quale parte la Colombina che arriva fino all’altare in chiesa e poi torna indietro. Dall’esito del volo, cioè se la colomba va e torna senza fermarsi, si presagisce come andranno i raccolti nei campi.
Il carro in questione si chiama “I’-bbrindellone”.

BUBARE
Mormorare senza sosta parole di disapprovazione nei confronti di qualcuno o qualcosa che però non viene specificato.
Persona 1)“Oh icché tu bubi?” Persona 2)“Eh! Lo so io pe’ icché bubo!”=> Persona 1)Che cosa stai mormorando? Persona 2)Lo so io per che cosa mormoro!

BUCCOLE
Termine per definire gli orecchini.
C’ha visto che buccole la s’è messa? – Uhuuu, brutte!”=>Hai visto che orecchini si è messa? – Davvero brutti!

BUHAIOLO
1) Antico negoziante delle buche. I negozi del mercato di San Lorenzo erano, e sono, posti al di sotto del livello stradale. All’ora di pranzo passavano i carri con le vivande e si usava chiamare a raccolta i negozianti al grido: “Bucaioli, c’è le paste!”=>Negozianti nelle buche, venite a mangiare!
2) Persona bastarda, usato con tono dispregiativo.
Nooo, tu sei un buhaiolo!=> Nooo, tu sei un bastardo!
3) Termine scherzoso, detto tra amici. In questo ambito, essendo un termine che nasce da altro contesto, non ha una vera e propria traduzione.
Oh buhaiolo, in do’ tu vai?“=>Oh, dove vai?

BUSCANNE
Farsi prendere a pugni.
N’ha buscate di santa ragione”=>Hai preso proprio tante botte, ti hanno fatto veramente male
Tunne buschi, se non l’abbozzi!“=>Se non la smetti, ti prendo a pugni

 

Prossimamente, scriveremmo altri termini in fiorentino e non solo!

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