5 Curiosità su Venezia : Il Segreto è Dietro l’Angolo (o Sotto il Ponte)!

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Curiosità su Venezia ce sono molte e con piacere si vorrebbe averne informazione. In altre pagine del blog, successivamente, ne citeremo altre ma in questa sezione cercheremo di elencare alcune che vi faranno venire voglia di visitarla!

CURIOSITA’ #1| Il Leone Alato

Il simbolo di Venezia è il leone alato con un libro aperto sotto la zampa anteriore destra. La scritta in latino incisa sul libro recita “Pax tibi Marce Evangelista meus” che vuol dire “Pace a te Marco mio Evangelista“. Quando il Leone di San Marco veniva rappresentato su pitture o sculture mentre reggeva una spada, significava che Venezia stava affrontando un periodo di guerra. La maggior parte dei “leoni” fu distrutta dalle truppe napoleoniche nel 1797 e quelli che vediamo attualmente sono quasi tutti delle copie fedeli degli originali. Ancora oggi dalla Piazza S. Marco sono visibili ben tredici “leoni”.

CURIOSITA’ #2| Bere è Social (fin dall’inizio del 1900)

A Venezia l’aperitivo per eccellenza si chiama Spritz e viene così composto da 1/3 di vino bianco, 1/3 di acqua minerale frizzante ed 1/3 di liquore moderatamente alcolico dolce o amaro (in Italia, si usa l’Aperol). Viene poi guarnito con una scorza di limone e/o un’oliva. L’origine del nome di questo cocktail risale ai tempi della dominazione austriaca a Venezia dove il verbo in lingua tedesca spritzen significa “innaffiare“. Attualmente, questo aperitivo è diffuso in tutto il Veneto ma lo Spritz ha le sue origini solo a Venezia. Fino agli anni ottanta, era infatti difficile berlo fuori dai limiti della provincia.

CURIOSITA’ #3| Ponti su Ponti

A Venezia ci sono 417 ponti, dei quali 72 privati. Si contano 300 ponti costruiti in pietra, 60 in ferro, i restanti 57 in legno. L’ultimo ponte costruito a Venezia fu quello eseguito su progetto dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava ( Ponte della Costituzione, installato nell’agosto 2007 ed aperto senza inaugurazione la notte dell’11 settembre 2008) che è il quarto ponte che attraversa il Canal Grande e collega Piazzale Roma con la stazione. Nei tempi antichi, i ponti a Venezia erano sprovvisti di gradini in quanto fino al ‘500 era consentito andare su cavalli. Sono solo due i ponti di Venezia che non hanno spallette, uno si trova a Torcello e si chiama Ponte del Diavolo, un altro è visibile in Rio di San Felice vicino alla Scuola Grande della Misericordia.

CURIOSITA’ #4| La Guerra dei Pugni

In tempi antichi esistevano a Venezia due fazioni: i Castellani e i Nicolotti.
I primi vivevano nella zona a est della città (quella industriale, con l’Arsenale), i secondi su quell’area a ovest di Venezia dove si trova la Chiesa di San Nicolò dei Mendicoli. Le due fazioni erano costantemente rivali e si affrontarono fin dal ‘300, nel periodo tra settembre e Natale, nelle così dette “Guerre (o Lotte) dei pugni“. Esse erano particolarmente cruente e si svolgevano su alcuni ponti di Venezia: “dei Carmini“, “di Santa Fosca“, “della Guerra” e “dei Pugni“. Le lotte potevano essere di tre tipi: un incontro di boxe singolo (la Mostra), un combattimento multiplo (la Frota), la lotta per la conquista del ponte (Guerra Ordinata). Non essendoci spallette a protezione su quei ponti, molto spesso i contendenti cadevano in acqua. Le Guerre dei Pugni provocavano molti feriti e, più raramente, anche dei morti. Con la crescita delle animosità nelle dispute si dovettero proibire le lotte nel 1705. A Venezia, queste guerre vennero sostituite nel ‘700, durante il periodo del Carnevale, dalle “Forze d’Ercole“.

CURIOSITA’ #5| Le Cinque Campane

Le campane poste nel Campanile di San Marco sono cinque: la “Maleficio” annunciava le sentenze capitali in Piazzetta,  la “Marangona” segnava l’orario di inizio e fine del lavoro dei carpentieri, la “Mezzana” suonava a mezzogiorno, la “Pregadi” annunciava ai senatori che l’orario delle loro riunioni in Palazzo Ducale era giunto, la “Trottera” invitava i nobili di Venezia a mettere al trotto i loro cavalli per non arrivare tardi alle loro convocazioni sempre in Palazzo Ducale. La “Marangona“, la campana più grande, fu per curiosità la sola su tutte che non fu distrutta dal crollo del Campanile di San Marco.

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